Ieri, 25 luglio 2024, alle 16:22 ora italiana, una violenta espulsione di massa coronale (CME) ha colpito la Terra, provocando una tempesta geomagnetica di classe G1. Questo fenomeno potrebbe essere collegato a un’eruzione di plasma avvenuta il 21 luglio, che aveva già attirato l’attenzione degli esperti.
L’astrofisico Tony Phillips di SpaceWeather.com ha spiegato che la Terra si trova attualmente nella scia magnetizzata di questa CME, e nelle prossime ore potremmo assistere a ulteriori tempeste geomagnetiche (NOAA Space Weather Prediction Center) (Space Weather Live). Questo fenomeno potrebbe rendere l’aurora boreale visibile fino a latitudini più basse del solito, includendo potenzialmente il Nord e alcune zone del Centro Italia.
Sebbene queste previsioni possano generare aspettative, è importante notare che le aurore boreali a latitudini così basse sono rare e dipendono fortemente dall’intensità delle tempeste geomagnetiche e dalle condizioni meteorologiche.
Capire le espulsioni di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale è un evento durante il quale grandi quantità di plasma e campi magnetici vengono espulsi dalla corona del Sole. Questo fenomeno si verifica quando i campi magnetici sulla superficie solare si riorganizzano improvvisamente, rilasciando enormi quantità di energia. Le CME contengono principalmente elettroni, protoni e nuclei di elio, che viaggiano a velocità che possono superare i 3000 km/s, impiegando da 1 a 3 giorni per raggiungere la Terra (NOAA Space Weather Prediction Center).
Quando una CME raggiunge la Terra, può interagire con il campo magnetico terrestre, causando tempeste geomagnetiche. Queste tempeste possono provocare interferenze nelle comunicazioni radio, nei sistemi di navigazione GPS e nelle reti elettriche, oltre a generare aurore spettacolari. Gli osservatori solari, come quelli gestiti dalla NOAA e dalla NASA, monitorano attentamente queste espulsioni per prevedere e mitigare i loro effetti (Space Weather Live).
Le tempeste geomagnetiche e i loro impatti: una classificazione dettagliata
Una tempesta geomagnetica è una perturbazione temporanea del campo magnetico terrestre, causata dall’interazione tra il vento solare e la magnetosfera terrestre. Le tempeste geomagnetiche sono classificate da G1 a G5 in base alla loro intensità:
- G1: Lievi fluttuazioni nelle reti elettriche e interferenze nelle operazioni dei satelliti. Le aurore possono essere visibili a latitudini più alte (Space Weather Live).
- G2: Problemi ai sistemi di alimentazione elettrica e minori effetti sui satelliti. Le aurore possono essere visibili a latitudini più basse (Space Weather Live).
- G3: Problemi nei sistemi di navigazione e blackout radio a onde corte (Space Weather Live).
- G4: Ampi problemi nelle reti elettriche, con potenziali blackout prolungati, e seri effetti sui satelliti e le comunicazioni radio (Space Weather Live).
- G5: Gravi danni alle reti elettriche, interruzioni delle comunicazioni radio e danni ai satelliti. Le aurore possono essere visibili fino ai tropici (Space Weather Live).
Le tempeste geomagnetiche sono un fenomeno affascinante, ma potenzialmente pericoloso. La recente tempesta causata dalla CME del 25 luglio ci ricorda l’importanza di monitorare costantemente l’attività solare per proteggere le nostre tecnologie e infrastrutture.