Il NOAA Space Weather Prediction Center (SWPC) ha annunciato che il 13 e 14 luglio 2024 è prevista una tempesta geomagnetica di classe G1. Questo evento sarà causato dall’arrivo di un flusso di vento solare che colpirà il campo magnetico terrestre, originato da un buco coronale nell’atmosfera del Sole.
Un buco coronale è una regione della corona solare, l’atmosfera esterna del Sole, caratterizzata da una minore densità di materia e temperature più basse rispetto alle aree circostanti. Queste aree appaiono più scure nelle immagini ultraviolette ed X del Sole poiché emettono meno radiazioni.
I buchi coronali sono collegati a linee del campo magnetico solare che si aprono nello Spazio interplanetario, permettendo al plasma della corona di fluire liberamente. Questo flusso di particelle cariche forma il vento solare ad alta velocità, che può raggiungere fino a 700 km/s. I buchi coronali variano in dimensioni e forma, influenzati dal ciclo solare di circa 11 anni.
Il vento solare e le sue conseguenze
Il vento solare è un flusso di particelle cariche, principalmente protoni ed elettroni, emesso dalla corona solare. Questo flusso plasma pervade tutto il Sistema Solare, creando un’eliosfera che estende la sua influenza oltre l’orbita di Plutone. Esistono due componenti principali del vento solare: il vento solare lento, con velocità di 300-400 km/s, e il vento solare veloce, che può raggiungere velocità di 700 km/s o più.
Il vento solare veloce proviene principalmente dai buchi coronali, mentre quello lento è associato a regioni di maggiore densità della corona solare. Il vento solare interagisce con i campi magnetici planetari, causando fenomeni come le aurore e le tempeste geomagnetiche, influenzando anche le comunicazioni satellitari e la protezione degli astronauti.
Una tempesta geomagnetica è una perturbazione temporanea del campo magnetico terrestre causata dall’interazione tra il vento solare e la magnetosfera terrestre. Queste tempeste sono spesso provocate da espulsioni di massa coronale (CME) dal Sole, che inviano grandi quantità di plasma magnetizzato verso la Terra.
Quando il plasma colpisce la magnetosfera, può comprimere il campo magnetico terrestre e trasferire energia e particelle ad alta energia nelle fasce di radiazione e nella ionosfera. Le tempeste geomagnetiche possono causare disturbi nelle comunicazioni radio, danni ai satelliti, malfunzionamenti nei sistemi di navigazione e l’induzione di correnti geomagnetiche nelle linee elettriche terrestri, che possono provocare blackout. Inoltre, possono intensificare le aurore boreali e australi, rendendole visibili a latitudini più basse del solito.