Gli astronomi rilevano un’onda sismica in un’antica e remota galassia a spirale

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galassia a spirale

La recente osservazione di BRI 1335-0417, una galassia a spirale estremamente antica e remota, sta offrendo agli astronomi preziose informazioni sulle origini e la formazione della Via Lattea. Questa galassia, che si estende oltre i 12 miliardi di anni luce, rappresenta l’esempio più antico e lontano del suo genere nel cosmo.

Grazie all’uso avanzato del telescopio ALMA, gli scienziati, sotto la guida del dottor Takafumi Tsukui, hanno potuto esaminare questa galassia con una precisione senza precedenti. Il dottor Tsukui sottolinea l’importanza dello studio del movimento del gas all’interno della galassia, un elemento chiave per comprendere i processi di formazione stellare e l’evoluzione galattica.

L’analisi ha permesso di osservare non solo il movimento del gas in BRI 1335-0417 ma anche di rilevare per la prima volta la presenza di un’onda sismica in una galassia primordiale. Questo movimento ondulatorio del disco galattico, una struttura composta da stelle, gas e polvere, ricorda le increspature su uno stagno. Questi dati sono fondamentali per comprendere meglio la formazione della galassia.

Il dottor Tsukui spiega che l’oscillazione verticale del disco potrebbe derivare dall’assorbimento di nuovo gas o dall’interazione con altre galassie minori, fornendo così nuovo “carburante” per la formazione stellare.

Caratteristiche di BRI 1335-0417

Significativamente, la ricerca ha identificato una struttura a barra all’interno del disco galattico. Queste barre sono essenziali per la redistribuzione del gas verso il centro galattico. La barra identificata in BRI 1335-0417 è la più distante mai osservata, evidenziando l’unicità di questa galassia e la sua importanza nello studio dell’evoluzione galattica.

La grande distanza di BRI 1335-0417 implica che la luce che osserviamo oggi è un’immagine della galassia ai suoi albori, quando l’Universo era solo una frazione della sua età attuale. Questo fornisce un’opportunità unica per studiare le galassie primordiali.

La professoressa associata Emily Wisnioski, co-autrice dello studio, ha evidenziato come le prime galassie, come BRI 1335-0417, formassero stelle a un ritmo molto più veloce rispetto alle galassie odierne. Questo studio contribuisce a capire come queste galassie siano riuscite a mantenere un tale ritmo di formazione stellare.

Sebbene le osservazioni forniscano solo una “istantanea” dell’evoluzione della galassia, le simulazioni al computer possono aiutare a ricostruire la sua storia. Lo studio, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, apre nuove strade nella comprensione delle galassie a spirale nell’Universo primordiale e del loro processo di formazione.