All’arrivo dell’asteroide 2012 DA14 mancano ormai solo quattro giorni. Venerdì 15 febbraio la roccia, dal diametro di circa 50 metri, sorvolerà la Terra senza tuttavia mettere a repentaglio la vita sul pianeta.
È già stato definito l’asteroide dei record, e senza esagerazione visto che 2012 DA14 sarà l’asteroide che più si è avvicinato alla Terra nella storia a noi nota. Secondo la Nasa, infatti, la roccia spaziale passerà ad una distanza di 27.700 km, all’interno della fascia attraversata dall’orbita dei satelliti (che si trovano 35.800 km sopra la superficie terrestre), ma ben al di fuori dell’atmosfera.
Ulteriori dettagli sull’asteroide però sono molto scarsi. Gli scienziati non hanno a disposizione misure dirette delle sue dimensioni. Dalla sua luminosità, essi hanno stimato il diametro, le cui dimensioni potrebbero variare da 50 a 80 m. La sua composizione però è nota e la sua massa potrebbe essere di circa 130.000 tonnellate. Quello che si sa per certo è che 2012 DA14 non si scontrerà con la Terra.
Dopo gli astronomi della Nasa, lo hanno assicurato anche gli scienziati europei dell’Esa. “La sua orbita potrà essere calcolata con grande precisione usando il database NEODyS”, ha detto Detlef Koschny, responsabile dei Near-Earth objects dell’Esa Space Situational Awareness office. “Questi calcoli mostrano che una collisione con la Terra può essere esclusa del tutto, almeno per questo secolo.” Il prossimo passaggio ravvicinato, si fa per dire, sarà nel 2046 quando l’asteroide passerà a 1 miliardo di chilometri dalla superficie della Terra.
Un’occasione unica questa del 15 febbraio, quando l’asteroide, ad una velocità di circa 7,8 km/s, volerà poco al di sopra della superficie della Terra.
La scoperta di 2012 DA14 è stata particolarmente significativa per l’Esa. “Il nostro programma SSA sta sviluppando un sistema di telescopi ottici automatizzati in grado di rilevare asteroidi proprio come questo”, spiega il direttore del programma Nicolas Bobrinsky. “In collaborazione con gli sforzi di indagine di tutto il mondo, il nostro obiettivo sarà quello di individuare i NEO più grandi di 40 m almeno tre settimane prima del massimo avvicinamento alla Terra.”
Per raggiungere questo obiettivo, i team dell’Esa supportati dall’industria europea stanno sviluppando un sistema di telescopi automatizzati in grado di scandagliare interamente il cielo in una notte.
Intanto non resta che attendere il passaggio dell’asteroide 2012 DA14. L’appuntamento è venerdì 15 alle 20.30 circa.