Asteroide 2003 QQ47: domani un nuovo incontro con la Terra

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asteroide 2003qq47
asteroide 26 marzo

È una vecchia conoscenza, l’asteroide 2003 QQ47. Scoperto nel 2003, sin dall’inizio molti lo ritennero il possibile responsabile di un Armageddon degno di Hollywood. Appuntamento domani, dunque, 26 marzo, quando la roccia spaziale raggiungerà la minima distanza dalla Terra di circa 18 milioni di chilometri.

Gli scienziati hanno subito proiettato su questo gigante le proprie attenzioni. Se dovesse colpire la Terra, infatti, 2003 QQ47 sarebbe in grado di generare la forza di 20 milioni di bombe atomiche di Hiroshima. Tuttavia, assicurano gli esperti, la Terra non corre alcun pericolo.

L’asteroide 2003 QQ47, di 1,5 chilometri di diametro, ha ricevuto una notevole attenzione da parte dei media negli ultimi giorni proprio perché aveva una piccola probabilità di collisione con la Terra. Prontamente rivista grazie ad ulteriori osservazioni. È stato valutato con un “1” sulla scala Torino del pericolo di impatto (scala che va da 0 a 10). Gli eventi da collisione certamente meritano un attento monitoraggio da parte degli astronomi. Sebbene abbia una minima probabilità di scontro, questi eventi non devono destare preoccupazion. Ogni anno, infatti, diverse scoperte di asteroidi raggiungono il valore 1 sulla Scala Torino. Ed è bene sapere che di asteroidi simili a 2003 QQ47, siamo già al quarto caso solo quest’anno.

Ad ogni modo, gli astrofisici continuano a monitorare l’asteroide e a misurarne la posizione. Le nuove misurazioni sulla posizione di 2003 QQ47 hanno permesso alla Nasa di restringere la previsione del suo percorso e, quindi, è certa di escludere qualsiasi possibilità di collisione con il pianeta per il 2014.

2003qq47

Sebbene il pericolo sia stato sfatato per questa volta, dunque, un certo numero di possibilità permane per gli anni successivi. La Nasa, infatti, si aspetta che anche queste previsioni possano essere escluse nei prossimi anni, visto che gli astronomi continueranno a seguire l’oggetto e a raffinarne le orbite. Nei pochi giorni immediatamente successivi alla scoperta di un asteroide, la sua orbita è nota solo approssimativamente. La gamma delle possibili posizioni nei prossimi anni, quindi, sarà più ampia e potrebbe permettere agli scienziati di escludere qualsiasi possibilità di impatto.

L’evento sarà seguito in diretta dal Virtual Telescope Project dalle ore 20.30.