Questa sera, sabato 24 febbraio 2024, il cielo notturno si arricchirà di un evento astronomico eccezionale: la Luna Piena della Neve. Questo appuntamento celeste, atteso con fervore dagli amanti dell’astronomia, si concretizza precisamente alle 13:30, ora italiana. Tuttavia, per apprezzare la magnificenza di questo fenomeno, sarà indispensabile attendere il tramonto, momento in cui la Luna si rivelerà in tutto il suo splendore.
Il termine “Luna Piena della Neve” deriva dalle tradizioni di antiche popolazioni che nominavano i pleniluni basandosi sulle peculiarità stagionali. I Dakota, nativi americani, attribuirono a questo fenomeno il nome di Luna della Neve, evocando gli inverni severi che ricoprivano il Nord America di neve. Diversamente, altre culture hanno assegnato a questo plenilunio denominazioni che riflettono varie interpretazioni climatiche e sociali.
Per esempio, i Celti la chiamavano Luna di Ghiaccio, mentre per i Cherokee era nota come la Luna Affamata, indicando un periodo di magra a causa delle avverse condizioni di caccia. In maniera interessante, non tutti i nomi si collegano a condizioni climatiche rigide: per i Tlingit e gli Ojibwe era la Luna dell’Orso Nero, segnalando il tempo di nascita dei cuccioli d’orso, mentre per gli Hopi rappresentava la Luna della Purificazione e del Rinnovamento. Anche la cultura cinese antica aveva un nome specifico, chiamandola Luna che Sboccia.
Perché “Microluna”?
La denominazione “Microluna” per questo plenilunio deriva dalla particolare posizione orbitale della Luna rispetto alla Terra in questo specifico momento. Quando parliamo di “Microluna”, ci riferiamo a una Luna Piena che si verifica quando il nostro satellite naturale si trova vicino all’apogeo, ovvero il punto più distante nella sua orbita attorno alla Terra.
Durante l’evento di oggi la Luna raggiungerà la fase di piena trovandosi a una distanza di circa 405.085 km dal nostro pianeta. Questa distanza è significativamente maggiore rispetto a quella in cui si verifica una Superluna, che si osserva quando la Luna Piena coincide con il perigeo, il punto più vicino alla Terra lungo l’orbita lunare.
Questa maggiore distanza dell’apogeo fa sì che la Luna appaia leggermente più piccola e meno luminosa nel cielo notturno rispetto a come si presenta durante una Superluna. Nonostante ciò, il fenomeno della Microluna mantiene il suo fascino e offre agli osservatori uno spettacolo celeste unico, sebbene con caratteristiche differenti rispetto alle fasi di piena che si verificano in prossimità del perigeo.
La terminologia “Microluna” e “Superluna” aiuta quindi ad evidenziare queste differenze nella percezione visiva della Luna da parte degli osservatori terrestri, basate sulle variazioni di distanza dell’orbita lunare. Questi nomi non solo descrivono fenomeni astronomici specifici ma arricchiscono anche il nostro vocabolario celeste, permettendoci di apprezzare le sottili ma affascinanti variazioni nel nostro cielo notturno.