OpenAI ha annunciato l’introduzione di etichette di autenticità per le immagini generate dall’intelligenza artificiale tramite il suo modello DALL-E 3. Questa mossa prevede l’implementazione di filigrane nei metadati delle immagini, una volta che le aziende avranno adottato gli standard proposti dalla Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA).
Le filigrane di cui si parla saranno inserite direttamente nelle immagini create attraverso il sito di ChatGPT e l’API di DALL-E 3, e si prevede che verranno estese anche all’ambito mobile entro il 12 febbraio. Queste filigrane si manifesteranno sotto due forme: metadati invisibili all’occhio umano e un simbolo CR visibile, posizionato in alto a sinistra dell’immagine. Questo approccio permetterà agli utenti di identificare facilmente la provenienza dell’immagine e lo strumento IA utilizzato per la sua creazione, garantendo una maggiore trasparenza e autenticità del contenuto digitale.
Ulteriori novità sulla qualità e dimensioni delle immagini
Un dettaglio importante è che questa novità riguarderà esclusivamente le immagini, lasciando fuori dal processo di etichettatura video e contenuti testuali. Questa scelta sottolinea l’intento di OpenAI di concentrarsi sulla verificabilità delle immagini, componente sempre più cruciale nel panorama digitale odierno.
OpenAI ha altresì assicurato che l’introduzione di filigrane nei metadati avrà un “effetto trascurabile sulla latenza” e non comprometterà in alcun modo la qualità delle immagini generate. Anzi, l’unico cambiamento tangibile sarà un lieve aumento delle dimensioni delle immagini per alcune operazioni, un piccolo prezzo da pagare per assicurare maggiore fiducia e sicurezza nell’uso delle immagini AI. Queste innovazioni riflettono l’impegno di OpenAI nel promuovere standard di autenticità e provenienza dei contenuti, in un’era digitale sempre più densa di sfide legate alla veridicità e all’originalità dei contenuti generati artificialmente.