20 luglio 1969-20 luglio 2011: i 42 anni dell’allunaggio

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È ormai un simbolo la foto della prima impronta sul suolo lunare. Apparteneva a Neil Armstrong, il comandante della missione Apollo 11. Avvenne il 20 luglio del 1969. Sono trascorsi 42 anni da quella calda serata che vide 500 milioni di persone in tutto il mondo incollati agli schermi televisivi per assistere al primo passo di un essere umano su di un altro corpo celeste del sistema solare. E ogni decennio, è come se fosse accaduto da poco, sebbene svariate siano state le conquiste ottenute dall’uomo.

L’ultimo a sfiorare la superficie della Luna fu Eugene Cernan, durante la missione Apollo 17 nel dicembre 1972. L’equipaggio dell’Apollo 11 era composto da Neil Armostrong seguito da Buzz Aldrin nella discesa sulla Luna e Michael Collins al quale spettò il compito di controllare il modulo di comando Columbia.

Gli USA si aggiudicarono in questo modo il primato della conquista del suolo lunare. Infatti, portare l’uomo sulla Luna aveva in quel periodo un significato molto importante, cioè quello di togliere ai sovietici il predominio dello spazio di cui erano dominatori incontrastati. Almeno fino ad allora. La missione dell’Apollo 11 è passata alla storia come quella che ha permesso di far sbarcare l’uomo su un altro mondo, il famoso salto gigante dell’umanità, rappresentato dalla metafora del piccolo passo di Armstrong giunto alla fine della scaletta del Lem.

E in occasione di questo importante anniversario, gli Stati Uniti si sono apprestati ad importanti celebrazioni su tutto il territorio nazionale. Il 19 luglio cadeva l’anniversario della partenza della storica missione, e “Buzz” Aldrin ha presieduto ad una commemorazione al Kennedy Space Center, assieme ad altri astronauti delle missioni Apollo, che hanno posato dietro al gigantesco Saturno V, il razzo enorme che con la sua spinta fu in grado di portare l’uomo sulla Luna.

L’evento ha previsto inoltre l’apertura di una nuova mostra a celebrazione delle missioni Apollo, compresa l’esposizione del modulo di comando dell’Apollo 14, la tuta spaziale di Alan Shepard e un elenco di interessanti suggerimenti su come visualizzare la bandiera americana sulla Luna. Insomma, per quanti credono nella “teoria del complotto”, queste iniziative sono un vera e propria sfida.

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Il giorno dell’allunaggio, invece, visitatori hanno potuto assaggiare una gigantesca torta di ben 25 kg a forma di Luna. Ma non è tutto. Si è celebrato l’evento anche presso il Johnson Space Center a Houston, dove i visitatori hanno potuto mettere alla prova la loro conoscenza dello spazio. Allestita per l’avvenimento, anche la famosa tribuna da cui John F. Kennedy, nel 1962, annunciò che gli Stati Uniti sarebbero andati sulla Luna, entro la fine del decennio.

Nel frattempo, a Washington DC, lo Smithsonian National Air and Space Museum ha celebrato lo sbarco dell’uomo sulla Luna con una raccolta di fotografie, tute spaziali e decine oggetti della missione Apollo 11.

Fortunatamente la Nasa non ha dimenticato quanti non possono viaggiare o non hanno avuto modo di partecipare all’anniversario dal vivo. Per celebrare l’allunaggio, infatti, l’agenzia spaziale statunitense ha messo a punto uno speciale sito web, traboccante di materiale multimediale ed interattivo con molte presentazioni inerenti l’allunaggio degli astronauti. Inoltre, sul sito sono disponibili le registrazioni in streaming delle comunicazioni tra il team di astronauti e la terra di tutta la missione Apollo 11.