Il colosso Apple sta pianificando di trasformare alcune delle sue funzionalità di intelligenza artificiale in servizi a pagamento, analogamente agli abbonamenti iCloud+. Questa iniziativa rappresenta una parte fondamentale della strategia di diversificazione delle entrate dell’azienda.
Secondo recenti indiscrezioni, Apple lancerà inizialmente il servizio Apple Intelligence gratuitamente. Tuttavia, l’obiettivo a lungo termine è quello di introdurre “Apple Intelligence+”, un servizio a pagamento che offrirà funzionalità avanzate agli utenti mediante un abbonamento mensile. Questa mossa consente ad Apple di entrare nel mercato dei servizi di intelligenza artificiale, fornendo agli utenti strumenti innovativi e potenziati.
Una nuova fonte di entrate per Apple
La creazione di Apple Intelligence+ permetterà ad Apple di diversificare le proprie fonti di guadagno, attualmente dominate dalle vendite di hardware. L’introduzione di servizi a pagamento basati sull’intelligenza artificiale consentirà alla società di ridurre la dipendenza dalle vendite di nuovi dispositivi, offrendo un flusso di entrate più stabile e prevedibile. Questo è particolarmente rilevante in un periodo in cui gli aggiornamenti hardware stanno rallentando e la competizione nel mercato dei dispositivi è sempre più intensa.
Apple sta inoltre lavorando su partnership strategiche con aziende leader nel settore dell’intelligenza artificiale, come Google e Anthropic, per integrare i loro servizi nei propri dispositivi. Queste collaborazioni saranno annunciate insieme al lancio di Apple Intelligence, previsto per l’autunno con l’uscita di iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia. Una caratteristica distintiva di Apple Intelligence è l’implementazione di un modello di linguaggio naturale chiamato “Ajax”, progettato per funzionare direttamente sui dispositivi, garantendo così maggiore privacy e velocità di risposta, evitando la necessità di inviare dati a server esterni.
Apple ha scelto di non collaborare con Meta, la società madre di Facebook, a causa di preoccupazioni riguardanti la privacy. Tuttavia, l’azienda è attivamente alla ricerca di partnership per espandersi nel mercato cinese, dove servizi come ChatGPT non sono disponibili. Questa strategia mira a penetrare un mercato vasto e potenzialmente molto redditizio, offrendo alternative locali agli utenti cinesi.