A poco più di sei mesi dal lancio completo per tutti i clienti negli Stati Uniti, Apple sta chiudendo il servizio di prestiti rateali Apple Pay Later. In una dichiarazione rilasciata a 9to5Mac, l’azienda ha comunicato che i clienti vedranno ora i prestiti rateali “offerti tramite carte di credito e debito, nonché istituti di credito” al momento del checkout.
Apple Pay Later: dall’annuncio al ritiro
Apple Pay Later ha iniziato a essere disponibile per clienti “selezionati casualmente” negli Stati Uniti a marzo 2023, dopo essere stato annunciato alla WWDC l’anno precedente. La funzione era integrata direttamente in Apple Wallet e, sebbene Apple affermasse che permetteva agli utenti di richiedere un prestito “senza impatto sul loro credito”, le clausole specificavano che la cronologia dei prestiti e dei pagamenti “potrebbe essere riportata alle agenzie di credito e influenzare il loro punteggio di credito” dopo l’acquisto.
L’evoluzione dei servizi finanziari di Apple
Il servizio seguiva il lancio dell’Apple Card nel 2019, che prevedeva un accordo con Goldman Sachs dal quale Apple sembra desiderosa di uscire. Apple Pay Later rappresentava il primo tentativo dell’azienda di gestire i propri servizi finanziari attraverso la sussidiaria Apple Financing LLC, e seguiva la scia di servizi simili come Klarna.
I servizi di “compra ora, paga dopo” sono stati criticati in passato per i costi nascosti che potrebbero intrappolare gli utenti in difficoltà finanziarie in ulteriori debiti, il che potrebbe aver influenzato Apple, con la sua immagine generalmente amichevole, a uscire dal settore. Il colosso di Cupertino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
La nostra attenzione continua a essere quella di fornire ai nostri utenti opzioni di pagamento facili, sicure e private con Apple Pay, e questa soluzione ci permetterà di portare pagamenti flessibili a più utenti, in più luoghi in tutto il mondo.
Oltre all’accesso ai prestiti tramite carte di credito e debito, Apple Pay consentirà ora l’accesso ai prestiti dal concorrente di Klarna, Affirm, come riportato in un recente blog di Apple. Anche Affirm ha affrontato critiche in passato, con osservatori che sottolineano come i tassi di interesse elevati possano nascondersi dietro il marchio trendy del servizio.