Addio alla vita sulla Terra: questa è la data in cui secondo la scienza l’umanità scomparirà

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apocalisse
@Pixabay

Fin dalle prime civiltà sorte in Mesopotamia, i racconti sul presunto fine del mondo hanno affascinato e inquietato l’umanità. Le religioni, da sempre, hanno contribuito a diffondere storie di apocalissi, eventi catastrofici che porrebbero fine alla vita così come la conosciamo. Tuttavia, oggi le narrazioni apocalittiche si sono evolute, spostandosi dai miti religiosi alle previsioni scientifiche.

I pericoli maggiormente considerati riguardano fenomeni concreti come il riscaldamento globale, le guerre su scala mondiale e la futura morte del Sole. Di queste minacce, la più sicura e certa, dal punto di vista scientifico, è proprio la fine del nostro astro: quando il Sole si spegnerà, le conseguenze per la Terra saranno devastanti, a partire dall’evaporazione degli oceani.

La scomparsa dell’umanità: quanto tempo ci resta sulla Terra?

Secondo le stime degli scienziati riportate da Live Science, l’umanità potrebbe avere un’aspettativa di vita di circa 1,3 miliardi di anni prima di scomparire. Entro questo arco di tempo, la Terra diventerà un ambiente inabitabile per gli esseri umani, ben prima che il Sole diventi una gigante rossa, una fase avanzata della sua evoluzione. In questo stadio, il Sole aumenterà le sue dimensioni in modo significativo, inglobando e distruggendo i pianeti più vicini, inclusa la Terra.

Come afferma Ravi Kopparapu della NASA,

Gli esseri umani non saranno in grado di sopravvivere alle elevate temperature e alle condizioni climatiche estreme che si manifesteranno.

Infatti, si prevede che entro 2 miliardi di anni gli oceani si saranno completamente evaporati a causa dell’aumento del calore solare. In questo scenario apocalittico, la luminosità del Sole sarà aumentata del 20% rispetto a oggi, rendendo la superficie terrestre un luogo arido e invivibile.

L’ultima resistenza della vita: i microrganismi estremofili

Quando la vita umana non sarà più possibile sul nostro pianeta, i microrganismi estremofili, conosciuti anche come “orsi d’acqua” o Tardigradi, saranno tra i pochi organismi capaci di sopravvivere alle condizioni estreme della Terra. Tuttavia, anche loro non saranno in grado di resistere a lungo. La scomparsa definitiva della vita sarà inevitabile con il progredire dell’evoluzione del Sole verso lo stadio di gigante rossa. A meno che l’umanità non riesca a colonizzare altri pianeti in tempo, il nostro destino sarà legato all’inevitabile fine del nostro sistema solare.

L’idea che il Sole un giorno scomparirà e porterà con sé ogni forma di vita sulla Terra non è più un’ipotesi mitica, ma una certezza scientifica. La domanda è: saremo in grado di trovare un rifugio altrove nell’universo prima che quel giorno arrivi?