La più recente e, ancora per pochi giorni visibile, è la cometa Lovejoy, sopravvissuta al perielio del 22 dicembre al contrario della sua “gemella” Ison, la cometa del secolo. Ma di eventi legati alle comete ce ne diversi. La spettacolarità delle immagini che, soprattutto in epoca recente, ci hanno reso possibile la visione di questo incredibile spettacolo e i video hanno reso il passaggio delle comete un fenomeno storico e atteso.
E il passaggio delle comete ha caratterizzato e caratterizzerà ancora i secoli e le epoche. Ad esempio, come non considerare la cometa Ison l’evento che ci ha tenuto con il fiato sospeso fino al suo incontro ravvicinato con il Sole questo 2013? Passaggi che si attendono e che si ripetono a distanza anche di centinaia di anni. E che, per questo, rendono noi spettatori terrestri consapevoli dell’irripetibilità dell’attesa e della possibilità di assistervi.
Quali sono stati, dunque, i 5 passaggi cometari più spettacolari degli ultimi 500 anni? Ripercorriamone la storia.
La Grande Cometa del 1577
Questa cometa è transitata a 26,9 milioni di chilometri dal Sole il 27 ottobre del 1577. Del suo passaggio ci rimangono descrizioni e brevi note di chi la vide traversare le nubi. Alcuni la confusero con la Luna, altri con il pianeta Venere, altri ancora ne rivelarono una luminosità insolita che persistette fino all’anno seguente, quando fu visibile anche ad occhio nudo.
La Grande Cometa del 17esimo secolo
Il primo astronomo ad individuare una cometa grazie ad un telescopio fu il tedesco Gottfried Kirch. Grazie al suo strumento avvistò un oggetto luminoso il 14 novembre 1680. Il mese seguente, la cometa raggiunse il suo perielio a 206 mila chilometri dalla superficie del Sole. Una brillantezza duratura e che proseguì fino al febbraio del 1681, sebbene la coda ridotta e la luminosità attenuata ne resero sempre più difficile l’individuazione a occhio nudo.
La Grande Cometa del 1744
Dapprima avvistata il 29 Novembre 1743 da Philippe Loys de Cheseaux, colui che la scoprì, fu solo a metà gennaio del 1744 che la cometa raggiunse l’apice del suo splendore. Tanto che si diceva potesse rivaleggiare con Sirio, la stella più luminosa del cielo notturno. Il mese seguente, inoltre, raggiunse pari luminosità con Venere e, di essa, si visualizzarono due code. Il perielio avvenne a marzo, a 33 milioni di chilometri, ed apparve successivamente seguita da sei code brillanti.
La Grande Cometa del settembre del 1882
forse la cometa più luminosa che sia mai stata osservata. Individuata dapprima da un gruppo di marinai italiani il 1° settembre, questa cometa continuò ad aumentare la sua luminosità man mano che si avvicinava al suo appuntamento con il Sole. Perielio che avvenne il 17 dicembre e ad a una distanza di soli 425 mila chilometri. La cometa, tanta fu la sua brillantezza, diventò visibile anche in pieno giorno. E molti testimoni la descrissero così splendente come la Luna piena. Di straordinaria bellezza, dopo il suo perielio che ne scompose il nucleo in quattro parti, gli storici la considerano “la super cometa” per la straordinaria bellezza e magnificenza.
La cometa Ikeya-Seki del 1965
Giungiamo al secolo scorso. Annoverata come la più luminosa cometa del 20° secolo, Ikeya-Seki raggiunse il perielio solo un mese dopo la sua scoperta. Il 21 ottobre raggiunse 1,2 milioni di chilometri di distanza dal Sole. Tale fu la sua luminosità che fu possibile individuarla semplicemente comprendo la vista della nostra stella con una mano. Chi la vide, la descrisse più luminosa almeno 10 volte la Luna piena. Almeno fino a quando non si frantumò in due o tre pezzi. La sua brillantezza persistette nei giorni seguenti, fino a quando si dissolse e se ne perse la vista.