Nel corso di un’analisi approfondita condotta da un team internazionale di esperti, tra cui fisici solari, geofisici e storici, è stata messa in luce la pericolosità delle tempeste geomagnetiche. Il focus di questo studio, pubblicato su “The Astrophysical Journal“, è stato un evento avvenuto nel febbraio 1872.
La ricerca ha rivelato che una tempesta geomagnetica di grande intensità fu scatenata da un insieme di macchie solari di dimensioni moderate. Questo fenomeno produsse aurore visibili anche a basse latitudini in entrambi gli emisferi terrestri, indicando la sua eccezionale forza.
Impatto storico e possibili conseguenze future
La tempesta geomagnetica del 1872, nonostante le sue proporzioni, danneggiò principalmente le reti telegrafiche, causando interruzioni nelle comunicazioni, come ad esempio tra Bombay (attualmente Mumbai) e Aden attraverso il cavo sottomarino nell’Oceano Indiano, e nelle linee terrestri tra Il Cairo e Khartum. Tuttavia, se un evento simile dovesse verificarsi oggi, le conseguenze sarebbero ben più gravi. Le infrastrutture tecnologiche moderne, che includono le reti di distribuzione elettrica, i sistemi di comunicazione e navigazione, e i satelliti nello spazio, sarebbero gravemente compromesse. Ciò porterebbe a perdite economiche ingenti e a notevoli disagi per la società.
L’aspetto più sorprendente emerso dallo studio è la natura solare dell’evento, identificata nell’evoluzione di un gruppo di macchie solari, pur di dimensioni ridotte, osservate vicino al centro del disco solare. Nonostante la loro apparente modestia, queste macchie solari furono responsabili dello scatenamento di una delle tempeste geomagnetiche più violente mai registrate nella storia.