Il Mars Rover Curiosity è in arrivo sul pianeta Marte. Atterraggio previsto per tra il 5 ed il 6 agosto. Il rover rappresenta l’ultima frontiera dei robot meccanici concepiti per le esplorazioni in condizioni proibitive. Molto simile per alcune caratteristiche ai rover che lo hanno preceduto, Curiosity risulta tuttavia essere ancor più avanzato grazie agli strumenti di cui è provvisto.
La missione, infatti, è tutta incentrata sulla eplorazione del pianeta rosso, rilevare eventuale presenza di forme di vita, i depositi di acqua ed i componenti che costituiscono il suolo. E non solo. Verranno presi in esame anche i movimenti del vento, prelevati alcuni campioni di polvere e rocce e, infine, verrà monitorata la temperatura.
Per far ciò, una serie di strumentazioni all’avanguardia. Eccone un assaggio.
Radiation Assessment Detector
Questo strumento, non più grande di un frullatore, ha l’importante compito di osservare l’atmosfera marziana e misurare i raggi cosmici e le particelle solari. RAD sarà in grado di di determinare la loro energia grazie agli elettroni che colpiranno i suoi rivelatori. Nel far ciò, saremo in grado di scoprire come la radiazione potrebbe aver influito sullo sviluppo della vita su Marte.
Mastcam Camera
Questa sofisticata fotocamera riprenderà la superficie del suolo grazie ad immagini e a video in HD. Questi, nella loro composizione d’insieme, potranno fornire un’adeguata visione complessiva del panorama marziano. Tra le altre possibilità, anche quella di creare immagini monocromatiche in grado di risaltare alcuni aspetti dello spettro elettromagnetico. Un “magazzino” fotografico che accoglierà migliaia di immagini e ore di riprese.
MEDLI
forse lo strumento di bordo che più impensierisce gli ingegneri perché agirà nella fase ormai nota nell’ambiente come i “sette minuti di terrore”, ossia quelli che occorreranno al rover per effettuare il landing sul suolo marziano. Anche nella fase di atterraggio, MEDLI (MSL Entry, Descent and Landing Instrumentation) attiverà altri due strumenti MISP (MEDLI Integrated Sensor Plugs), che misurerà il calore degli oggetti quando questi vengono a contatto con l’atmosfera, e MEADS (Mars Entry Atmospheric Data System), che rileverà misurazioni della pressione dell’atmosfera durante la discesa.
ChemCam
ChemCam è un laser che analizza le aree che investiga. Grazie a questo laser della misura di un millimetro, Curiosity determinerà la composizione dei materiali vaporizzati. Mentre uno spettrografo monitorerà il plasma creato dalle rocce e dal suolo. Ciò permetterà di analizzarne la struttura geologica. Inoltre, ChemCam sarà in grado di catturare campioni del suolo anche a distanze irraggiungibili dal rover.
Mars Hand Lens Imager
Queste lenti saranno fondamentali per gli scienziati quando i campioni prelevati dal terreno marziano faranno ritorno sulla Terra. Per avere un’idea, MAHLI è in grado di visionare un’immagine a colori più piccola di un capello! La luce UV, inoltre, illuminerà i campioni fino ad identificare minerali carbonati, un’evidenza della presenza d’acqua su Marte.
Rover Environmental Monitoring Station
In pratica, una stazione meteorologica cosmica. REMS invierà dei resoconti quotidiani e periodici con preziose informazioni circa la pressione atmosferica, l’umidità, le radiazioni UV, la velocità del vento e la sua direzione, la temperatura dell’aria e del suolo. Un sensore interno catturerà qualsiasi tipo di variazione nella pressione causata dai cambiamenti meteorologici.
Alpha Particle X-Ray Spectrometer
A contatto con i campioni di roccia e di polveri del suolo, APXS li bombarderà di particelle alpha e raggi X. Questi colpiranno i campioni con gli elettroni e l’energia verrà misurata dai sensori. In funzione giorno e notte, APXS in sole 2 o 3 ore è in grado di determinare quanti e quali elementi sono contenuti nel campione.
Chemistry and Mineralogy X-Ray Diffraction Instrument
sui minerali prelevati che l’attenzione è ancor più concentrata. Non solo per la possibilità che ci possa essere vita su Marte, ma questi potrebbero essere i soli indizi per una valida spiegazione sul modo in cui il pianeta si sia formato. CheMin è fondamentale in questo compito poiché cercherà ed analizzerà i minerali prelevati da Curiosity. A seconda dei minerali prelevati, gli scienziati saranno in grado di capire che ruolo ha avuto l’acqua nel formarli.
Sample Analysis at Mars Instrument
Questo strumento, in realtà, è composto da tre dispositivi: uno spettrografo di massa, un cromatografo di gas e uno spettrografo laser. Il primo separerà gli elementi dalla massa, il secondo vaporizzerà i campioni attraverso il calore per analizzarli e, infine, il terzo strumento misurerà quanti isotopi ci sono in un campione.
Dynamic Albedo of Neutrons
Senza incappare in alcuna pozzanghera, Curiosity avrà modo di scoprire se c’è acqua su Marte. Gli atomi di idrogeno nell’acqua o nel ghiaccio potranno essere rilevati dai neutroni costantemente colpiti dai raggi cosmici. DAN rileverà i contenuti di acqua in campio
ni della misura di un decimo di 1 per cento. Laddove saranno rilevati neutroni a sufficienza, ci sarà l’evidenza della presenza di acqua sulla superficie del pianeta.