Il 20 maggio si avvicina e i timori crescono. Gli antichi, custodi di conoscenza e saggezza, usavano dire “come in alto, così in basso”. E oggi sappiamo quanto essi sapessero capire i segnali del cielo e quanto fossero saggi nel rispettarli.
La data del 20 maggio ha tutti requisiti per richiamare la stessa necessità di conoscenza e saggezza. Gli ingredienti ci sono tutti. Allineamento planetario, eclissi solare e, per gli appassionati delle profezie Maya, l’annunciato ritorno di Kukulkan.
Ma procediamo con ordine. Il 20 maggio si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. Contemporaneamente, si verificherà una eclissi di Sole, la stessa che avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzà, eretta in onore di quel dio venerato dal popolo misterioso che ne attendeva il ritorno per questo 2012. I Maya aspettavano Kukulkan, portatore di pace e serenità.
L’eclissi sarà visibile nell’Oceano Pacifico, al largo delle isole Aleutine ed avrà una durata di circa 5 minuti e 46 secondi. Si tratta di un evento particolare poiché non sarà totale, bensì anulare. In pratica, essendo l’orbita della Luna appena ellittica, il satellite si troverà abbastanza lontano da non riuscire a coprire del tutto il disco solare. Dunque, in alcune zone della Terra, sarà possibile decifrarne un anello luminoso.
La localizzazione geografica dell’evento si ritiene possa essere collegata sia a fenomeni fisici sia ad eventi storici. E se gli astrologi sostengono che questo fenomeno possa influire sul corpo umano con effetti decisamente lunghi, la letteratura popolare sembra collegare questa tipologia di eventi a fatti accaduti nel passato. Era proprio nei tempi antichi, infatti, che l’eclissi era connessa a cattivi presagi. Credenze tuttora persistenti in alcuni detti e tradizioni popolari.
Oggi, tali fenomeni sono spesso messi in relazione con eventi geologici, come forti terremoti ed eruzioni vulcaniche. Se si osservano attentamente le eclissi solari e i fenomeni sismici passati e recenti, è possibile in effetti constatare una relazione nel cono d’ombra delle regioni colpite e di quelle vicine, del tutto estranee all’evento.
Torniamo al calendario Maya. È proprio qui che viene descritto con estrema precisione la prossima eclissi. E Nostradamus, molto tempo dopo, sembra aver previsto un forte terremoto proprio in quella data. Infine, anche i famosi cerchi nel grano rinvenuti in più parti del pianeta “parlano” attraverso immagini simboliche legate al 20 maggio 2012.
Come fecero i Maya a tracciare il cielo stellato dei nostri tempi? Un esempio: l’eclissi di Sole dell’11 agosto 1999 fu prevista con appena 33 secondi di ritardo. Inoltre, il popolo maya riuscì a individuare i cicli di Venere e l’eclissi che si verificherà nei prossimi giorni.
Non è tutto. Era il 9 agosto 2005 quando nell’Oxfordshire comparve un crop circle, un cerchio nel grano, che mostrava dettagliatamente un’eclissi anulare di Sole e l’allineamento celeste del 20 maggio 2012.
Dobbiamo dunque aspettarci anche qualche fenomeno sismico? Non è assolutamente detto. Ma negli ultimi anni, alcuni tra i più forti terremoti si sono verificati proprio nelle zone interessate da eclissi, non importa se lunari o solari. Forse una causalità, ma troppo frequente se si considerano i fenomeni del passato. È un dato riscontrabile che la temperatura si abbassi durante i minuti dell’eclissi. E come, oltre al calo termico, si verifichi una variazione della pressione.
Ad ogni modo, nel dubbio, sempre in coincidenza di tali fenomeni, si consigliava alle popolazioni interessate di stare lontano dal mare.
Che ci crediamo o no, non possiamo far altro che aspettare. E constatare di persona quel che il 20 maggio 2012 potrà accadere o meno. Forse, mai come questa volta, vale il detto “chi vivrà, vedrà”.