
Si ricaricherà in appena due minuti. Smartphone e tablet del futuro, ma anche auto e moto elettriche potranno davvero cambiare grazie alla nuova batteria nata presso i laboratori della Nanyang Tecnology University (NTU).

Fusione fredda. L’E-cat di Andrea Rossi produce energia in quantitativo superiore a quella ottenibile da reazioni chimiche note. Questo indicherebbe come il sistema sia in grado di generare reazioni nucleari, confermate anche dall’analisi della distribuzione isotopica prima e dopo la reazione. Lo scrivono le terze parti indipendenti. Ma come si spiega l’assenza di radioattività?

Un elettrodo di nuova concezione, progettato da un gruppo di ricercatori del Pacific Northwest National Laboratory potrebbe rappresentare un punto di partenza rivoluzionario nel settore dello stoccaggio di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il componente, costituito da una lega di metallo liquido, è utilizzabile all'interno delle batterie sodio-beta ad alta temperatura e promette una maggiore efficienza, una maggiore durata, una maggiore protezione contro gli incendi e un minore costo di fabbricazione.

La fusione fredda genera discussioni e accesi dibattiti, eppure il Martin Fleishmann Memorial project (Mfmp) è stato candidato ufficialmente al Premio Nobel per la Pace 2014. O meglio, è stato candidato il gruppo di lavoro nel quale figura anche l'italiano Francesco Celani, da anni impegnato nella realizzazione di un dispositivo Lenr.

La fusione nucleare di Focus Fusion cerca fondi tramite il crowfunding. Dichiarandosi vicinissimi al dimostrarne la fattibilità, gli scienziati guidati da Eric Lerner hanno aperto una campagna di raccolta finanziamenti su Indiegogo, chiedendo 200 mila dollari per completare la ricerca. Dopo il presunto fallimento dell’E-cat greco, altri rivali di Andrea Rossi si affacciano dunque sulla scena. E non si arrendono.

I ricercatori hanno finalmente trovato un modo per trasformare la luce in materia entro un anno. E il risultato avviene quasi 80 anni dopo la nascita dei primi tentativi effettuati per riuscire nell'impresa storica. Nel 1934, infatti, due scienziati, Gregory Breit e John Wheeler, per primi si avvicinarono all'idea di trasformare la luce in materia. Secondo loro, quest'ultima avrebbe potuto essere creata dalla luce emanata da due fotoni, creando un elettrone e un positrone. Purtroppo, a causa della mancanza di infrastrutture e delle ridotte tecnologie dell'epoca, l'ipotesi rimase solo un sogno.

Fusione fredda. Il principale rivale dell'E-cat di Andrea Rossi, il sistema R5 di Defkalion Green Technology, sembra essere arrivato al capolinea. La società Defkalion Europe, che nasce da un Joint Venture con la compagnia greca Defkalion Green Technologies (Defkalion GT), ex alleata dell'inventore italiano Andrea Rossi, ha chiarito le perplessità sui test condotti durante l'Iccf-18.

Fotovoltaico sì. Nel futuro anche sulle autostrade. Come sarebbe una lunga, lunghissima strada se al posto dell'asfalto ci fossero pannelli solari? Una chilometrica centrale energetica e sostenibile. È l'obiettivo del progetto Solar Roadways: ovvero come coprire con speciali lastre per l'immagazzinamento della luce solare le arterie stradali di tutto il mondo.