Fusione fredda: nell’attesa di E-cat, si fanno avanti la Nasa e una societa’ svedese

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E-cat. Altri concorrenti in arrivo, dalla Svezia e dagli Usa, in particolare dalla Nasa, già da tempo interessata ai processi Lenr. Una società del paese nordico, la Climeon, ha infatti presentato un brevetto che potrebbe far impensierire Andrea Rossi, mentre l’agenzia spaziale statunitense propone come scaldabagno un reattore nucleare che non funziona né a fissione né a fusione calda.

La tecnologia svedese non è descritta molto in dettaglio, visto il patent ancora oggetto di discussione, tuttavia, come si apprende dal sito della compagnia, “Climeon sta attualmente sviluppando un processo chiamato C3 per convertire l’acqua calda in energia elettrica, diverso da qualsiasi altra metodica oggi disponibile”.

Stando alla spiegazione fornita, C3 si basa su un principio diverso nelle fondamenta, ottimizzato per le basse temperature e potenzialmente in grado di avvicinarsi ad un ciclo ideale di Carnot più di qualsiasi altra tecnologia esistente. Da un punto di vista termodinamico questo significa che il rendimento della macchina termica così ottenuta è altissimo, ovvero il calore immesso è quasi completamente trasformato nel lavoro necessario.

La società non dichiara che il principio di funzionamento è un processo Lenr e nemmeno dalla descrizione del patent è possibile concludere questo. Tuttavia C3 sembra compiere quello che E-cat non riesce a fare, ovvero produrre energia elettrica da temperature basse (infatti l’apparecchio che dovrebbe effettuare in modo autonomo la conversione, l’Hot E-cat, lavora a temperature più alte).

Nel frattempo anche la Nasa torna alla ribalta, con un lavoro che arriva da Joseph Zawodny, ricercatore presso il Langley Research Center dell’agenzia, già noto per aver dichiarato la possibilità di utilizzare i processi Lenr per alimentare i veicoli. Lo studioso ora annuncia un reattore nucleare, sottolineando che non si basa né sulla fissione, né sulla fusione calda. E ragionevoli sospetti portano a pensare che il principio di base siano proprio le Lenr.

“Ha comprovata capacità produrre energia in eccesso, in modo pulito, senza pericolose radiazioni ionizzanti e senza produrre odiosi rifiutiha spiegato lo studioso L’applicazione più semplice per questo apparecchio sarebbe la casa. […] Potremmo avere un processo per ricavare energia elettrica da questo dispositivo”. A quanto pare, un diretto concorrente dell’E-cat domestico, che, come sappiamo, arriverà tra diversi anni a causa delle certificazioni di sicurezza necessarie.

In questo variegato quadro Andrea Rossi è in attesa dei report delle terze parti indipendenti, che dovrebbero essere pubblicati, indipendentemente dai loro risultati, nel mese di aprile.