Passo indietro della Nasa sull’E-Cat. La fusione fredda di Rossi non convince gli esperti dell’Agenzia spaziale americana, che correggono il tiro. Come più volte vi abbiamo raccontato, gli Usa hanno esercitato un fascino particolare su Andrea Rossi, l’ingegnere italiano emigrato in America in cerca di fortuna, con in mano una valigia piena di sogni ma soprattutto con l’E-Cat, dispositivo che a suo dire potrebbe davvero rivoluzionare le sorti dell’energia sul pianeta Terra. In Florida, per sua stessa ammissione, Rossi ha deciso di avviare la produzione.
“Voglio che questa tecnologia sia americana” ha detto. Ma non tutta l’America gli va a genio, e viceversa. Nonostante nei primi tempi si parlasse di una possibile collaborazione con la Nasa, ultimamente le due parti sembrano essere molto distanti.
Di recente infatti in un video, Joseph Zawodny, scienziato dell’LRC della Nasa, ha spiegato perché la fusione fredda potrebbe essere utile: “Questa forma di energia nucleare rilascia energia con l’aggiunta di neutroni e ha dimostrato la capacità di produrre una quantità in eccesso di energia, in modo pulito, senza pericolose radiazioni ionizzanti e senza produrre rifiuti inquinanti“.
Considerando la cosa in prospettiva futura, lo scienziato dell’Agenzia spaziale americana ha anche detto che riguardo alle LENR, “il metodo più semplice per l’implementazione sarebbe la casa, basterebbe avere un apparecchio che in grado di sostituire lo scaldabagno” che produca energia elettrica e acqua calda sanitaria, ad esempio col calore di scarto. Detto fatto. Rossi ha subito fatto sapere che da qualche giorno l’E-Cat è in grado di scaldare l’acqua e potenzialmente anche di funzionare da pompa di calore. Ma non sembra aver gradito i commenti di Zawodny e, sentendosi chiamato in causa, dal Journal ha ribattuto: “La grande scienza, dopo aver tentato di ridicolizzarci, adesso ha capito che l’E-Cat funziona, così ora sta cercando di copiare e rendere i brevetti superiori ai nostri”.
Dal canto suo, lo scienziato ha preso la distanze dalle critiche non troppo velate di Rossi e dal proprio sito ha replicato: “Prima di tutto, io lavoro per la Nasa ma non parlo a nome di essa”, di conseguenza quanto espresso nel video sarebbe stato un punto di vista personale? Sì, a quanto pare. “Ci sono stati molti tentativi di distorcere il contenuto di questo video, assunto come la prova che l’E-Cat di Rossi funzioni davvero. Molte affermazioni straordinarie sono state fatte nel 2010. A mio parere scientifico, le affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. Ma ne trovo una assenza palese”.
Mai detto che il catalizzatore di Rossi funzioni davvero: “Mentre io personalmente trovo sufficiente la dimostrazione che le LENR giustifichino ulteriori indagini, rimango scettico. Inoltre, non sono a conoscenza di eventuali dimostrazioni chiare e convincenti di qualsiasi dispositivo commerciale in grado di fornire una quantità utile di energia”.
Zawodny precisa inoltre che scopo della sua dissertazione era illustrare l’importanza dello studio delle LENR e la loro utilità, qualora fosse possibile applicarle.
Ma a questo punto sembra dubitare dell’E-Cat: “Gli esperimenti e le teorie vanno mano nella mano col metodo scientifico. Entrambe devono essere testate in modo indipendente, replicate o verificate. E i risultati sperimentali devono essere replicati da una parte indipendente”.
Continua: “La natura della prova e l’approccio specifico per l’esecuzione del test dovrebbero essere resi pubblici. Lo svolgimento del test dovrebbe essere aperto a ulteriori esperti e a terze parti. E, infine, i dati devono essere rilasciati pubblicamente”.
La storia e il tempo daranno ragione.