Quando si parla di fusione fredda e del suo strumento, l’E-Cat, è impossibile avere certezze. Proprio per questo, in collaborazione con GreenMe abbiamo deciso di chiedere ad uno dei suoi ideatori, il Professore Emerito Sergio Focardi, se il catalizzatore messo a punto insieme all’ingegner Andrea Rossi potrà davvero rivoluzionare il futuro dell’energia.
Molto spesso, siamo stati scettici sulla questione, non aiutati d’altra parte da alcuna conferma ufficiale e da notizie precise sul funzionamento della macchina che, lo ricordiamo, è ancora un mistero.
E ogni giorno spuntano come funghi notizie altalenanti, che quotidianamente vedono nuovi potenziali acquirenti, dalla Nasa alla Nato, dai governi ai privati, tra cui la National Instruments, che di recente su GreenMe ha smentito eventuali accordi stipulati con Rossi. Ma non vogliamo anticiparvi nulla. Queste le domande che abbiamo posto al Professor Sergio Focardi.
NM: Lei e l’ing. Rossi potreste avere in mano la salvezza per i problemi energetici mondiali, ma ancora il meccanismo di cosa realmente porterebbe alla produzione di energia, con una spesa di molto inferiore alle reazioni nucleari classiche, non è stato resto noto. Pur comprendendo le ovvie problematiche riguardanti il brevetto, quali reali evidenze che l’invenzione funzioni potreste portare? O meglio, quali evidenze che sia una vera reazione nucleare ci sono, vista l’impossibilità di rivelare la reazione nei suoi dettagli? È una reale fusione nucleare? E se sì, di quali nuclei?
SF: Il meccanismo che da origine al processo è una reazione di fusione nucleare (fra un nucleo di nichel e un nucleo di idrogeno). Possiamo arrivare a questa conclusione per i seguenti motivi:
- 1) i componenti che danno origine al processo sono nichel e idrogeno;
- 2) nella reazione si produce rame il cui nucleo si ottiene aggiungendo un protone (nucleo dell’idrogeno) al nucleo di nichel;
- 3) la quantità di energia che si libera nel processo è assai più elevata della energia delle reazioni chimiche e richiede che sia avvenuto un processo nucleare;
- 4) durante il processo, il sistema emette raggi gamma (schermabili con piccoli spessori di piombo) che sono la firma di un processo nucleare.
NM: L’invenzione consentirebbe di produrre energia non solo a basso costo, ma anche in modo pulito rispetto alle attuali risorse: ci può spiegare, per quanto Le è possibile, il reale impatto ambientale e quindi il vantaggio netto a livello ecologico? Risolverebbe davvero il problema delle emissioni?
SF: Certamente! Non c’è produzione di inquinanti di alcun genere. I raggi gamma che vengono emessi durante il processo sono assorbiti da piccoli spessori di piombo che, oltre a funzionare da scudo protettivo, catturano anche l’energia dei raggi gamma, trasformandola in calore.
NM: Siete in grado di quantificare, almeno orientativamente, il risparmio energetico che questa tecnologia consentirebbe di fornire, in termini di consumi medi?
SF: Il sistema per funzionare richiede nichel e idrogeno; entrambi possono essere prodotti o ottenuti in quantità illimitate. Infatti, il nucleo della Terra è costituito da nichel e ferro; l’idrogeno si può ottenere per elettrolisi dall’acqua che pure esiste sul pianeta Terra in quantità illimitate.
NM: L’E-cat potrebbe davvero affrancarci dalle logiche delle lobby del petrolio? per questo motivo che vi state rivolgendo essenzialmente a clienti privati? L’ing. Rossi ha parlato di una guerra, di persone che in qualche modo non gradiscono, da qui la spiegazione di trincerarsi dietro al silenzio. Secondo Lei perché?
SF: Secondo me non esistono grossi problemi di conflitti con le imprese fornitrici di altri tipi di combustibili. Non va dimenticato che secondo stime attendibili, le riserve mondiali di petrolio, gas e carbone saranno esaurite nel giro di 150 anni. La nostra diventerà una quarta forma la cui esistenza allungherà anche il periodo di durata delle altre. Inoltre questa forma di energia avrà durata illimitata nel tempo.
NM: Sulla fusione fredda si è detto tanto. Come definirebbe l’invenzione realizzata da Lei e dal suo collega Rossi? E pensa che potrebbe davvero risolvere, a lungo termine, il problema dell’energia sul pianeta?
SF: Si è detto tanto ma finora ci si è limitati a consumare quella disponibile. Sono certo che abbiamo risolto il problema dell’energia per gli abitanti della Terra!
NM: Nel prossimo futuro, quali saranno i passi verso una reale sperimentazione sul campo? Dopo l’esperimento del 28 Ottobre si sono fatti avanti potenziali acquirenti?
SF: Non sono a conoscenza della cosa.
NM: Secondo Lei, oltre all’E-Cat, quali saranno in futuro le alternative alla produzione di energia dalle fonti fossili?
SF: Non ne intravedo, ma non sono particolarmente competente in questo settore.
NM: Come immagina il futuro dell’E-Cat? Quali saranno i futuri step per la diffusione dell’E-cat? Quando lo potremo vedere nelle nostre case?
SF: Stando alle numerose domande di questo tipo che mi sono state rivolte da amici e conoscenti, posso immaginare un futuro denso di successi!
E noi non possiamo augurarci che l’idea di Andrea Rossi e del Prof. Focardi possa davvero essere vincente, come sostengono i suoi ideatori, per noi ma soprattutto per le future generazioni, sulle quali graverà ancora di più il peso dei danni che ieri e oggi abbiamo inflitto all’ambiente.